Reflections di Franco Donaggio –  by Rino Gardiello


Reflections, riflessioni, ma lì per lì – complice l’immagine della copertina – l’avevo interpretato come Riflessi ed è ai riflessi che continuavo apensare ammirando le sottili forme dei pali riflessi nell’acqua, un’acqua ferma e liscia come la superficie di uno specchio. Ma poi i riflessi scompaiono e le forme diventano meno astratte e più oniriche: si riconoscono le reti, la terra, i gabbiani e gli scogli, ma sono immagini sospese, irreali nonostante la loro indiscutibile realtà. La spiegazione è presto data dallo stesso Donaggio: Reflections nasce dall’esigenza interiore di riflettere sulle mie origini, il padre, la madre, la terra, sull’intimobisogno del ricordo comerisorsa per ridisegnare un possibile futuro. Da sempre io creo o, se vogliamo, costruisco immagini con la fotografia, non solo scatti fotografici, quasi dei contenitori di pensiero fruibili a chi vuole guardare un’immagine per elaborarne il contenuto spirituale e non solo l’aspetto estetico. Per esse, utilizzo le tecniche più appropiate per una resa espressiva in piena armonia con ilprogetto originario, che siano analogiche o digitali. Alcune immagini sono state elaborate allo scopo di togliere elementi di disturbo, per esaltarne l’aspetto concettuale ed onirico.
Torna il concetto di onirico che già avevo percepito prima di leggere la spiegazione di Franco – sono immagini in bianconero in bilico tra il sogno e la realtà e le elaborazioni sono così delicate da sembrare ottenute in camera oscura anziché con un programma di fotoritocco – Ma la differenza è poi così importante? Le immagini sono immagini e valgono per le emozioni che ci sanno regalare – inutile chiedersi quale tecnica ci sia dietro – e, come dice Mariateresa Cerretelli: E’ un racconto straordinario scritto sulle ali dell’emozione con immagini digitali e dimostra ancora una volta che, lontano da qualsiasi irrigidimento accademico, la fotografia è arte musica e poesia. Riflessioni è un canto d’amore, un viaggio in un’immensità misteriosa e struggente che invita a sognare. E si può sognare per davvero sulle immagini di questo libro: basta lasciarsi andare e seguire il volo dei gabbiani verso l’orizzonte infinito al di là della laguna veneta..