DAVIDE E GOLIA  –  by Sandra Benvenuti

Raffinata la metafora del grande muro usata da Donaggio per descrivere il senso del limite umano.
Con carattere l’autore si ferma e lo osserva, ne scruta dettagli e forme, quasi lo sfida, si fonde a tal punto con il suo limite da arrivare a farne parte. Con foga creativa lo analizza, lo smaterializza e ne ricava altro.
Vola alto Donaggio, con ali forti e maestose proprie di chi ha attraversato molti mari, crea Sculptures! Con l’eleganza che da sempre lo contraddistingue l’artista compone un inno onirico realizzato per immagini, e ci presenta un suggestivo concetto di realtà dove echi omerici arrivano forti come sferzate di vento, dove ritmo e silenzio si alternano in perfetto equilibrio.
La mano ferma e sicura dell’artista scolpisce una nuova realtà frutto del suo pensiero libero, quello di chi ha visto le proprie paure e le cavalca. Una tecnica affilata e precisa come l bisturi del chirurgo quella di Donaggio, l’artista anima opere immaginifiche che modificano il senso del tutto, crea forme forti, maestose, fiere, come un impavido generale sempre in prima linea contro la paura dell’ignoto. Si sente la tensione del cavallo intento nella battaglia, sembra quasi di toccarne i tendini tirati dalla tensione del momento, dove spade sguainate echeggiano assordanti.
Donaggio riesce magistralmente a catapultarci in un terreno di guerra, o a farci danzare con eteree sirene senza tempo. Con estrema naturalezza l’autore riesce ad alternare momenti di tensione atavici con visioni ultraterrene, dove tendi l’orecchio per capire messaggi che sembrano provenire da altri mondi, dove ti offri come primo passeggero nella magnifica astronave aliena purché ti porti a comprendere.
L’autore, ancora una volta a piega la fotografia per catapultarci in un mondo irreale dalla raffinata verosimiglianza, attraverso una composizione rigorosa, il pensiero maturo e innovatore proprio di chi a lungo ha cercato, ha visto la luce e ha abbattuto il grande muro. Un maestoso lavoro quello di Donaggio! Un grande Davide che qui ha sconfitto Golia con il sasso della creatività.