URBIS  –  testo introduttivo di Sandra Benvenuti


Con impulso quasi irrazionale, Donaggio ritaglia i dettagli che compongono il suo racconto visivo. Proprio come farebbe un sarto con un vestito eccentrico.
L’autore, attraverso questo atto spontaneo, quasi meccanico, alimenta la sua incessante sperimentazione. Gli scontorni istintivi – ritagli grezzi – voluti dall’artista, danno al soggetto un’aria nuova, come il ciclista a volto coperto, che avanza tra minacciose ciminiere del percorso cittadino con elegante dignità, o file di persone che sembrano replicanti mentre formano una cordata umana a protezione di un Duomo in restauro. Per realizzare questo lavoro l’artista ha scelto la densità di colori stridenti – quelli che lui definisce: un urlo di colori – accentuando la sensazione di rumore di uno spazio sovraffollato, attraverso l’uso di forme talvolta disordinate.
Milano è la città dove Donaggio ha vissuto per molto tempo e dove è cresciuto intellettualmente. E’ una città effervescente, stimolante, l’energia che trasmette ti forgia, ma oltre a tutto questo fermento, quando il frastuono quotidiano termina e rientri a casa, la solitudine ti aspetta dietro l’angolo. Urbis di Donaggio è questo. Lo scopo descrittivo del progetto è quello di raccontare per immagini storie di vita quotidiana della grande città, sottolineando umani desideri e fragilità, sentimenti spesso nascosti, a cavallo tra incubi colorati e giochi di forme che si congiungono in bizzarre e affascinanti sinergie estetiche. L’autore vaga per la città con la sua fotocamera e raccoglie come un mietitore dettagli di ogni tipo, ama scindere le cose, spezzettarle, separare tutti gli elementi che la compongono per poi ricomporli come in un puzzle con altri significati. Nei suoi progetti non esiste una sola proposizione, ma infinite altre proposizioni che si concatenano le une alle altre. Il lavoro dell’artista vive al confine della fotografia con le altre arti, siano esse la scultura, la pittura o la musica, collocandosi sempre in un territorio diverso. Quella di Donaggio è una fotografia che beffa il rischio, che cerca l’inedito e l’inconsueto, perché gli consente di attraversare totalmente l’immagine per arrivare a proposizioni intime autentiche.